mercoledì 30 novembre 2016

Il colore tronco nella moda

Il colore tronco nella "moda", o meglio nella storia dell'abbigliamento, si può trovare negli abiti religiosi. Infatti, il colore tronco, assimilato al marrone scuro, è sinonimo di umiltà, di vicinanza alla terra nel suo significato etimologico, di modestia, di rispetto, di povertà materiale e di semplicità, caratteristiche proprie degli uomini devoti a Dio, i quali cercavano, almeno nel Basso Medioevo, quando si svilupparono gli Ordini mendicanti di San Francesco e di San Domenico, di mostrare queste virtù anche nel modo di vestire.
Riporto, come esempio, l'abbigliamento di Sant'Antonio da Padova, il quale divenne frate francescano nel 1220, e di seguito, per chi volesse, metto a disposizione il link per leggere la sua biografia https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_di_Padova. 

St. Anthony of Padua II by Theophilia on DeviantArt:

mercoledì 23 novembre 2016

Anatomia del colore tronco

Applico una leggera incisione nel colore tronco, ed eccomi accolto calorosamente nel suo mondo. 
La prima cosa che avverto, addentrandomi, è una sensazione di sicurezza, dettata dalla compattezza e dalla consistenza di ciò che mi circonda: un ambiente completamente costruito in legno, un materiale duro e resistente, così nobile, così naturalmente rispettoso verso la madre Terra, ma così fragile di fronte alle avversità che la natura stessa nasconde e talvolta provoca. Le parole scorrono in questo mondo chimerico, e riscontro la fragilità del materiale nel colore che esso rappresenta. E' fragile il colore tronco, è cagionevole ed effimero poiché rari sono coloro che si servono di esso nell'arco della vita. Per questo motivo, si sente abbandonato, dimenticato dal mondo intero, dal mondo che conta, se non fosse per la sua materialità di cui si servono le grandi industrie del profitto, le quali contribuiscono solamente a determinarne la rovina e la fine.
Esco dalla pancia del tronco, e mi affaccio nuovamente ai miei simili, rivolgendo loro un appello: il tronco ha bisogno di riposo, di attenzioni, di cure e di coccole, non gli serve qualcuno che abusi di lui come si fa con gli oggetti usa e getta, egli necessita di qualcuno che racconti la sua storia, che parli di lui, che faccia in modo di restituirgli nuovamente una dignità e soprattutto una dignità letteraria. Il colore tronco esiste, come esistono il marrone e tutte le sue tonalità. Non dimentichiamoci di lui.

sabato 19 novembre 2016

Il colore tronco nell'arte

Autore: Théodore Géricault
Titolo del quadro: La zattera della medusa
Anno di esecuzione: 1818-1819
Luogo di esposizione: Museo del Louvre di Parigi
Link di approfondimento:  
http://www.francescomorante.it/pag_3/302aa.htm


venerdì 18 novembre 2016

Il colore tronco nei brevetti

Per affrontare questo step sui brevetti, è necessario estendere la nozione del colore tronco alla natura oggettuale che esso istintivamente richiama.
Perciò parliamo dell'invenzione più significativa legata al tronco in senso stretto, ovvero il dendrometro.
Questo strumento, inventato da Ronald H. Sauer e Peter A. Beedlow il 4 gennaio 1984, misura in continuo l’accrescimento di fusti legnosi, permettendo di seguire il fenomeno dell’accrescimento, dato dal fatto che la circonferenza dei tronchi si contrae durante il giorno, poiché l'acqua si muove dal centro del tronco alla zona periferica, e si espande durante il periodo notturno, poiché le radici ricaricano la riserva d'acqua, e permettendo di interpretare eventuali anomalie del fenomeno che possono essere legate a fattori di crescita dati da situazioni di stress idrico, quali fertilizzazione, siccità, piogge e altri fenomeni.
Per ulteriori informazioni riguardo il dendrometro clicca qui.

martedì 15 novembre 2016

Il colore tronco nel design

Come oggetto di design caratterizzato dal colore tronco ho deciso di presentarvi la "high chair" ideata e realizzata da Frank Lloyd Wright.
Mi pare opportuno spendere due parole per illustrare l'importanza di questo personaggio, il quale oltre ad essere un famosissimo architetto fu anche un designer di interni, come si può vedere dall'opera che riporto.
Frank Lloyd Wright nasce l' 8 giugno 1867 a Richland Center, Wisconsin, negli Stati Uniti. Prima ancora che nascesse, la madre nutriva la certezza che la sua creatura sarebbe stata destinata a diventare un grande architetto. Fu appunto la madre, insegnante, a scoprire il sistema educativo froebeliano, il "kindergarten gifts", attraverso il quale i bambini apprendevano a disegnare utilizzando forme geometriche elementari. Dal padre, predicatore e musicista, apprese invece ad ascoltare la musica come "edificio di suoni". Lasciò la casa paterna a vent'anni per approdare a Chicago alla ricerca dell'architettura, che scoprì nell'opera di Adler e Sullivan, presso il cui Studio lavorò per circa sette anni. Nel 1893 ne aprì uno per conto proprio.
Gli interventi che realizzò a Chicago e dintorni, nel periodo dal 1893 al 1909, misero in luce una nuova concezione dell'architettura: in particolare le innovazioni architettoniche espresse nel "Larkin Building" e nell' "Unity Temple" furono rese possibili dalla tecnologia e dai nuovi materiali. Sono i primi esempi dove si opera con l'intenzione di integrare architettura e ingegneria.
Utilizzando appropriatamente il cemento armato, il vetro, l'acciaio e le strutture a sbalzo, Wright concepì edifici ove il senso architettonico coincideva con la qualità dello spazio interno da cui derivava poi anche l'esterno. Questo nuovo concetto di libertà dello spazio interno pervaderà poi tutte le sue opere. Nel 1932 Wright e la moglie Olgivanna fondarono, presso la loro casa, una scuola di architettura: la Taliesin Fellowship. Subito dopo egli ricevette l'incarico per la realizzazione della famosa Casa sulla Cascata (Fallingwater) e per l'edificio della Johnson Wax. Gli incarichi aumentarono poi progressivamente, così come aumentò la forza del suo genio creativo. La varietà delle forme, delle idee, degli spazi, dei concetti e delle innovazioni scaturenti dalla sua mente pareva inestinguibile.
Egli affidò ad un gruppo di architetti il compito di diffondere la filosofia dell'architettura organica: nacque così la Frank Lloyd Wright Foundation, che tuttora conserva e sviluppa l'opera e i principi di questo grande Maestro. 

sabato 12 novembre 2016

Il colore tronco nelle pubblicità

Molti studi dimostrano che il colore del brand rappresenta uno degli elementi pubblicitari che influenza maggiormente le decisioni di acquisto dei consumatori. Attraverso il colore si può comunicare il senso del messaggio senza mostrare direttamente l’oggetto da pubblicizzare. Secondo alcune statistiche, aggiungendo un colore ad un annuncio in bianco e nero, l’attenzione aumenta dell 11% e con l’aggiunta di più colori, la percentuale sale fino ad un 44%. Un'ulteriore indagine afferma che nella decisione di acquisto e nella scelta di prodotti più o meno identici vince quello con un colore più accattivante nell’85% dei casi delle casistiche, mentre nell'80% dei casi questa componente aumenta la riconoscibilità del brand, mostrandosi di supporto alla fidelizzazione. Ciò non significa che l’annuncio in bianco e nero non arrivi al consumatore, ma che è preferibile utilizzare questa tecnica solo per alcuni tipi di campagne pubblicitarie, come ad esempio annunci di tipo informativo e di carattere serio. Il carattere e l’aspetto di un colore sono condizionati dalla sua posizione rispetto ai colori adiacenti, in quanto esso va sempre letto ed esaminato entro il contesto in cui si trova. In pubblicità riveste molta importanza la forza di contrasto tra due colori adiacenti. Altri elementi essenziali in una composizione sono inoltre la posizione e l’andamento: a seconda che un colore si trovi in basso, in alto, a sinistra oppure a destra si darà luogo ad effetti diversi. Il blu, per esempio, in basso risulta pesante, mentre posizionato in alto è leggero. Raggiungere equilibrio nella distribuzione dei colori è uno degli scopi principali della composizione. Dal momento che in pubblicità vengono utilizzati molti colori, per fare una scelta efficace, è importante valutarne: la leggibilità ( alcuni contrasti sono messi più in evidenza di altri); la velocità di percezione ( il colore che resta impresso più velocemente è il rosso); la capacità di modificare la percezione delle forme ( il bianco ed i colori chiari aumentano i volumi); il significato simbolico.

Per quanto riguarda il colore tronco ho trovato questo manifesto che pubblicizza una macchina da scrivere dell'Olivetti. 
Il colore tronco, e le altre tonalità di
marrone, servono a comunicare al consumatore un senso di naturalità e di durevolezza, che vengono associate istintivamente all'oggetto che il manifesto intende pubblicizzare.



Il colore tronco nella chimica

Il colore tronco, che in questo step possiamo estendere al marrone scuro, può essere trovato in diversi minerali, come ad esempio nella goethite, un minerale costituito da idrossido di ferro contenente circa il 63% di ferro, nella biotite, un fillosilicato ferrifero appartenente al gruppo delle miche, e nella wolframite, un minerale (tungstato misto di ferro e manganese), intermedio tra la ferberite (tungstato ferroso) e l'hübnerite (tungstato di manganese). Questi tre minerali presentano colorazione scura, che può differire dal verde scuro fino ad arrivare al nero, a causa della presenza del ferro nella loro composizione chimica.
Esistono dei pigmenti inorganici che possono dare la colorazione che ci interessa:

  • spinelli, pigmenti con la struttura di uno spinello che vengono usati come coloranti per ceramica e plastica. Ne esistono più di 100 di pigmenti di tale tipologia, e quelli basati su materiali quali ferro, cromo, zinco e manganese danno una colorazione che si avvicina di molto al tronco;
  • solfuri e selenuri di cadmio, gruppo di pigmenti in cui il cadmio può essere sostituito dal mercurio (Cd,Hg)S, o dallo zinco (Cd,Zn)S, dando colorazioni che variano dall'arancione al marrone scuro. Il semplice CdSe è rosso, ma se ne conoscono forme da grigie a marroni.

Risultati immagini per hydrated iron oxide

mercoledì 9 novembre 2016

Il tronco nei fumetti

Per questo post sono costretto ad allargare il mio raggio d'azione dal colore tronco alla parola tronco nella sua realtà fisica, che in qualche modo, come già detto in precedenti post, è la rappresentazione materiale del colore oggetto di questo blog.
Grazie a questo espediente, che comunque non mi ha facilitato di molto il compito, sono riuscito a scovare la parola tronco in un fumetto shojo (manga giapponese) intitolato "Cosplay Animal", scritto da Watari Sakou, e pubblicato a partire dal 2009.
Di seguito riporto due vignette in cui è presente la parola tronco.

Rika e il tronco 1Risultati immagini per  tronco in pagine fumetti


Qui vi riporto un link in cui potete trovare un'estesa recensione di questo fumetto:


martedì 1 novembre 2016

Tronchetti di liquirizia

Il colore tronco, nell'ambito della cucina e delle pietanze, si può trovare nelle radici commestibili.
Per questo post ho deciso di approfondire il colore tronco nella radice di liquirizia, la quale spesso viene consumata sotto forma di bastoncini o tronchetti.

La liquiriziaGlycyrrhiza glabra, è una pianta perenne della famiglia delle Leguminosae.
Il nome liquirizia deriva da due parole greche: “glykys” che significa dolce e “rhiza” che sta per radice.
Risultati immagini per bastoncini di liquiriziaConosciuta sin dall'antichità per il gusto delizioso e per le proprietà medicamentose, la liquirizia era citata da Ippocrate, fu persino trovata nel corredo funebre di Tutankamon, utilizzata da Napoleone per calmare i dolori allo stomaco prima delle battagliee, e negli ospedali francesi veniva unita a orzo e gramigna per preparare tisane salutari. La liquirizia è usata in Asia da circa 5.000 anni per curare tosse, intossicazioni alimentari e disturbi al fegato, mentre in Europa è stata introdotta solo nel XV secolo dai frati domenicani. In Italia fu solo dopo il 1930, anno in cui la liquirizia trovò il suo posto nel mercato dolciario sotto forma di pastiglia acquistabile in pasticceria o in tabaccheria (per le proprietà antiinfiammatorie utili alla gola dei fumatori).
La virtù che in passato ha reso celebre la liquirizia era quella dissetante: gli Sciti (popolazione nomade d'origine iranica) che si cibavano solo di formaggi di capra e liquirizia, camminavano per ore nel deserto senza patire la sete grazie all'azione rinfrescante di questa preziosa radice. Inoltre la liquirizia è digestiva, diuretica, antinfiammatoria, espettorante, protegge della mucosa gastrica, esercita una blanda funzione lassativa, è indicata contro tosse, mal di gola, catarro, cervicale, acidità gastricaChi soffre di pressione bassa può trarre giovamento dalla liquirizia poiché aumenta la pressione del sangue, ma per lo stesso motivo va consumata con parsimonia. 
La liquirizia ha straordinarie qualità e proprietà e sono tutte concentrate all’interno della radice, è per questo che si usa masticare un bastoncino di liquirizia grezzo, che per l’appunto non è altro che una radice lavorata. La liquirizia oggi, è coltivata soprattutto nelle regioni che affacciano sul mediterraneo, in Italia soprattutto sui territori costieri del sud, caratterizzati da un clima secco e un’esposizione solare abbastanza diretta. Qui le radici di liquirizia vengono raccolte nel periodo compreso tra settembre e ottobre, dunque durante il periodo autunnale, ma solo se le piante hanno compiuto un ciclo vitale di almeno tre anni. Le piante di liquirizia più giovani, infatti, devono arrivare a maturazione prima di poter essere raccolte. Una volta raccolte le radici di liquirizia, esse sono fresche per cui, per poter essere utilizzate necessitano di un periodo di essiccazione. Nei negozi, infatti, possiamo acquistare dei bastoncini grezzi di liquirizia che altro non sono che delle radici essiccate e tagliate a misura tale da poter essere masticate.


Sitografia: