martedì 25 ottobre 2016

Bole carpet

Il colore nei film: un aspetto che oggi diamo per scontato ma che si è rivelato, invece, una vera e propria conquista per la cinematografia. Fin dal momento in cui è diventato possibile utilizzarlo su pellicola, il colore è diventato infatti un elemento fondamentale del linguaggio cinematografico.
Se in una prima fase il cinema era in bianco e nero, la possibilità di avvalersi di una tavolozza infinita di sfumature ha aperto di fatto una nuova frontiera espressiva per i registi di tutto il mondo. Non semplice decoro estetico, il colore, se utilizzato in maniera espressiva, può infatti partecipare in maniera decisiva alla storia, aiutando a creare una particolare atmosfera e a sottolineare gli stati d’animo dei personaggi. D’altronde, non stupisce che i registi si siano aperti ad un mezzo espressivo di tale portata; basti infatti pensare che Georges Méliès (1861-1938), regista, attore e illusionista francese, universalmente riconosciuto come il padre degli effetti speciali, e considerato da molti critici come l'inventore della regia cinematografica in senso stretto, faceva colorare a mano pezzi di pellicola, intuendo le potenzialità della policromia.
Un’immagine cinematografica (detta anche “fotografia cinematografica”) è ciascuno dei fotogrammi che compongono un film: si differenzia dalla fotografia canonica perché è pensata per essere inserita nella successione dinamica delle immagini del film. Il responsabile della resa di queste immagini è il direttore della fotografia, un ruolo sottovalutato dal grande pubblico del cinema, ma che in realtà è una delle figure professionali più importanti di una troupe cinematografica, oltre ad essere molto spesso il collaboratore più stretto del regista: deve saper sposare conoscenze tecniche e doti artistiche e deve occuparsi, tra le altre cose, delle luci, dei movimenti della macchina da presa, della scelta dell’obiettivo, della messa a fuoco, dell’apertura del diaframma per l’esposizione e naturalmente anche dei colori.

Il colore tronco nei film è molto ricorrente, poiché quasi nella totalità dei lungometraggi si possono trovare ambientazioni di carattere naturale, con foreste, boschi, terreni aridi o paludosi, o cittadine con costruzioni in legno e altro ancora.

Vi riporto i seguenti link ai film, cosicché possiate leggerne la trama, e di fianco una foto per ciascuno con le scene in cui compare il colore tronco:












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