martedì 11 ottobre 2016

Decriptare il colore tronco

Prima di analizzare le codifiche di classificazione del colore tronco, è bene capire cosa significano i vari codici e sigle che vengono usati per descrivere e distinguere i vari colori.
Poiché i colori possono essere percepiti differentemente a seconda degli individui e possono essere visualizzati diversamente a seconda delle periferiche utilizzate, la Commissione Internazionale dell'Illuminazione (CIE) ha definito degli standard che permettono di definire un colore indipendentemente dalle periferiche utilizzate. 
Di seguito vengono approfondite alcune codifiche:

  • Il modello RGB è un sistema di codici di colori internazionale le cui specifiche sono state definite dalla CIE nel 1931. RGB è un modello di colori additivo, ovvero un sistema che si basa su tre colori fondamentali (che non devono essere confusi con i colori primari) che sono il rosso, il verde ed il blu e da tre colori di tipo sottrattivo, il giallo, il colore magenta ed il ciano. RGB è l'acronimo di Red, Green e Blue, i nomi dei colori additivi in lingua inglese. Miscelando in varie proporzioni tali colori base è possibile ottenere tutto lo spettro dei colori percepibili dall'occhio umano. I colori RGB sono quell'insieme dei colori che possiamo vedere sullo schermo dei nostri monitor o televisori.
  • Il modello CMYK è un sistema di codici colori chiamato anche modello di quadricromia che si basa su quattro colori fondamentali: ciano (cyan), magenta (magenta), giallo (yellow), nero (key black). CMYK, come è possibile notare, è l'acronimo formato dalle prime lettere dei quattro colori. I sistemi di stampa che utilizzando il modello CMYK fanno uso della tecnologia "Computer to plate" chiamata anche tecnologia CTP. Con il CTP, con una lastra chiave (key plate) si allineano correttamente le lastre dei rimanenti colori, ovvero il ciano, il magenta ed il giallo. Non tutti i colori dello spettro visibile possono essere ottenuti con la quadricromia o sintesi sottrattiva. E quindi non tutti i colori RGB hanno un corrispondente nel modello CMYK
  • Il modello HSL è un sistema codificato con il quale è possibile definire dei colori attraverso tre parametri: colore, saturazione e valore o luminosità. HSL è l'acronimo delle parole inglesi Hue, Saturation e Lightness, tre parole che identificano uno specifico colore assegnando quindi tre dimensioni che descrivono matematicamente lo spazio o lo spettro dei colori. L'idea di utilizzare tali tre dimensioni scaturisce dall'esame di un modello classico per i colori, adottato spesso dagli artisti chiamato "modello di Munsell". Tale sistema di codici dei colori ha il vantaggio di identificare un certo colore con l'utilizzo di soli tre fattori numerici, è quindi un modello semplice da capire ed intuitivo. Il modello HSL ha trovato applicazioni in quasi tutti gli ambiti grafici ed informatici, per esempio viene utilizzato in programmi software di fotoritocco dove è possibile agire sui tre parametri per migliorare la qualità di una immagine.
  • Il modello colorimetrico xyY, elaborato dalla CIE nel 1931, rappresenta i colori secondo la loro cromaticità (assi x e y) e la loro luminanza (asse Y). Per usare questo modello, viene usato il diagramma di cromaticità, risultato di una trasformazione matematica basata sulla periferia dei colori puri, cioè l'irraggiamento monocromatico corrispondente ai colori dello spettro individuati dalla loro lunghezza d'onda. Questa modalità di rappresentazione puramente matematica non tiene conto dei fattori psicologici della percezione del colore dall'occhio umano, e dunque per rimediare alle lacune del modello xyY, la CIE elabora il modello colorimetrico CieLab.
  • Il modello CieLab individua uno specifico colore attraverso tre valori: L, la luminanza, espressa in percentuale (0 per il nero e 100 per il bianco); a e b due gamme di colori che vanno rispettivamente dal verde al rosso e dal blu al giallo con dei valori da -120 a +120. La modalità Lab copre così l'intero spettro visibile dall'occhio umano e lo rappresenta in modo uniforme. Esso permette quindi di descrivere l'insieme dei colori visibili indipendentemente da qualsiasi tecnologia grafica. In questo modo esso comprende la totalità dei colori RGB e CMYK, ragione per cui i software come PhotoShop usano questa modalità per passare da un modello di rappresentazione ad un altro.
  • Il modello CieLch individua uno specifico colore attraverso tre valori: L, la leggerezza, che va da 0 (nero) a 100 (bianco)c, Chroma o saturazione, che va da 0 completamente insaturo a 100 dove il colore si presenta "puro"; h, Hue angle o angolo della tinta, espresso in gradi tra 0° (rosso) e 360°, passando per 90° (giallo), 180° (verde), 270° (blu).
Inoltre ogni colore ha il proprio codice esadecimale. Per il colore tronco questo corrisponde a #79443b. I valori dei codici sopra descritti sono i seguenti:
Codice RGB (120, 68, 59);
Codice RGB % (47.5, 26.7, 23.1);
Codice CMYK % (0, 43.8, 51.2, 52.5);
Codice HSL (8.7°, 34.4 %, 35.3 %);
Codice xyY (0.439, 0.348, 8.516);
Codice CieLab (35.035, 21.764, 15.357);
Codice CieLch (35.035, 26.637, 35.207).
Il colore tronco può essere ottenuto mescolando il rosso chiaro (codice esadecimale #f28876) col nero (codice esadecimale #000000).
Poiché i browser girano su piattaforme differenti che interpretano in modo diverso i colori, sono stati introdotti dei "websafe colors", esattamente 216 tipi di colori che si vedono nello stesso modo indipendentemente dal browser nel quale sono visualizzati.  Il "websafe color" più vicino al colore tronco è quello identificato dalla codifica esadecimale con #663333 (very dark desatured red).

Di seguito i link dove trovare le informazioni in modo ancora più dettagliato:







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